Far ripartire l’economia del territorio, fare della cultura il perno della ripartenza, costruire prospettive sostenibili per il futuro, rafforzare le alleanze con altri territori e realizzare reti tra città, sia in Italia che all’estero: sono solo alcune delle azioni intraprese dalla città e dal territorio di Bergamo per tracciare la propria rinascita dall’esperienza del Covid19.
Bergamo è ripartita con slancio dopo l’emergenza sanitaria: era anche prevedibile, vista la proverbiale operosità dei bergamaschi, ma soprattutto considerando la solidità del tessuto imprenditoriale ed economico del territorio e della città, quest’ultimo aiutato nei mesi del primo e più duro lockdown dal programma Rinascimento, 30milioni di euro, 10 dei quali a fondo perduto, messi a disposizione da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Comune di Bergamo e CESVI. La rinascita della città ha trovato la sua più plastica rappresentazione nel dato sulla disoccupazione solo 3% che colloca Bergamo al primo posto nel nostro Paese per occupazione.
La rinascita di Bergamo è anche testimoniata dai dati di ripresa dell’export ben sopra i valori 2019: nei primi sei mesi del 2021, infatti, la bilancia dell’economia bergamasca ha segnato valori che hanno superato i livelli pre-crisi: il valore delle esportazioni nell’ultimo trimestre del 2021 totalizza 4.609 milioni di euro (+50,9% su base annua, contro variazioni del 46,7% in Lombardia e del 49,1% in Italia). Le importazioni sono state pari a 2.791 milioni (+54,3% tendenziale, contro +45,8% in Lombardia e +47,6% in Italia).
Per quanto riguarda le prestazioni dei settori trainanti dell’export provinciale, la situazione è la seguente: macchinari (1.174 milioni, 56,3%), prodotti chimici (701 milioni, +48,3%), metalli di base (590 milioni, +38%), mezzi di trasporto (453 milioni, +82,3%), articoli in gomma (441 milioni, +46,5%), apparecchi elettrici (284 milioni, +49,8%), tessile e abbigliamento (261 milioni, +84,5%) e alimentari (248 milioni, +23,5%).
La produzione manifatturiera in provincia di Bergamo (seconda provincia manifatturiera in Europa) fa registrare un incremento ancora molto rilevante su base annua: la crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 è pari al +13,2% per le imprese industriali con almeno 10 addetti.
Per l’industria bergamasca l’aumento congiunturale del +2,9% rappresenta il 5° segno positivo consecutivo. Si raggiunge un nuovo punto di massimo della serie storica, oltrepassando anche i valori del 2007, prima della grande crisi finanziaria del 2008.
Bergamo è una della città più innovative, smart e digitali del nostro Paese tant’è che è quarta nella classifica 2021 dell’IcityRank del ForumPA sul livello di digitalizzazione e innovazione dei servizi della Pubblica amministrazione del nostro Paese. In particolare Bergamo eccelle per i servizi online ai cittadini, una categoria guidata proprio dal capoluogo orobico insieme a Cremona e Verona; è seconda, dietro la sola Firenze, per i sistemi di wifi pubblico grazie al BergamoWifi. Il risultato è figlio anche di un’accelerazione dovuta alla situazione d’emergenza vissuta dalla città: il trasferimento sul portale del Comune di Bergamo di oltre 600 servizi è infatti stato attuato, in gran parte, all’uscita dell’emergenza 2020, anche seguendo le linee del documento Bergamo 2020, Strategia di Adattamento e di Rilancio, stilato dall’Amministrazione per aggiornare le proprie politiche in ordine a quel che è accaduto nella primavera dello scorso anno.
La città sta conoscendo un momento di grande fervore, da un punto di vista delle trasformazioni urbane: è in fase di costruzione la nuova Arena per lo sport, entro il prossimo anno sarà completato il nuovo stadio dell’Atalanta, su cui il Comune ha molto lavorato negli ultimi anni; siamo alla vigilia della realizzazione di due nuovi poli universitari in altrettante grandi aree dismesse; è appena stata completata e inaugurata la nuova Accademia Nazionale della Guardia di Finanza; riprendono i lavori per la realizzazione di un parcheggio interrato destinato a cambiare la mobilità verso il centro storico, con la liberazione di alcune piazze dalle auto; il Comune interviene per rendere la città più verde con un grande piano di depavimentazione di alcune aree urbane; si sta sistemando il centro novecentesco di Bergamo Bassa, rendendolo più verde, elegante e funzionale; Bergamo sarà nel 2022 prima Capitale del Volontariato e un grande lavoro si sta facendo per valorizzare il patrimonio storico e artistico, investendo anche sulla figura di Gaetano Donizetti, il compositore bergamasco tra i più eseguiti al mondo.
Nel 2022 si lavora anche per realizzare nuove infrastrutture ciclabili e favorire la mobilità dolce, con nuove ciclabili, un nuovo servizio di bike sharing, nuove velostazioni, campagne di comunicazione, il servizio di motorini elettrici in sharing e molto altro ancora. Tutto nel tentativo di ridurre il traffico privato e migliorare la qualità dell’aria e della vita in città.
Nella ripresa delle città di Bergamo può avere un ruolo fondamentale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che già ha finanziato molti progetti: un “sentiero della conoscenza” che collegherà con bus elettrici la stazione di Bergamo, le sedi universitarie di via dei Caniana, il Kilometro Rosso, l’ateneo di Dalmine, il POINT scientifico tecnologico e infine la stazione di Verdello; gli interventi di rigenerazione dello scalo ferroviario di Porta Sud, primo passo per la realizzazione di un nuovo polo intermodale che consentirà il superamento della barriera dell’asse ferroviario e la riconnessione organica della parte di città a sud dell’asse ferroviario con il centro piacentiniano; la completa rigenerazione di piazzale Visconti al Villaggio degli Sposi e dell’ex monastero e carcere di Sant’Agata; il potenziamento dell’assistenza sanitaria sul territorio per renderla più accessibile attraverso reti di prossimità. I fondi del PNRR andranno a finanziare anche la nuova tramvia per la Valle Brembana fino a Villa d’Almè, il collegamento ferroviario tra la stazione e l’aeroporto di Orio al Serio, il raddoppio della linea ferroviaria. Altri finanziamenti arrivano dal bando Rigenerazione Urbana, 20 milioni per 16 progetti in tutta la città.
La costruzione di una rete di relazioni durature tra Bergamo e altre città – italiane ed europee – è indirizzo fondante la strategia di rinascita del territorio di Bergamo per migliorare la propria reputazione internazionale, riempiendo di connotazioni positive la notorietà acquisita – suo malgrado – durante la prima emergenza pandemica. È in questa prospettiva che nasce nel 2021 il distretto delle Città Creative UNESCO per la Gastronomia: Alba, Bergamo, Parma e rispettivi territori ripartono dal cibo e dal patrimonio culturale enogastronomico per realizzare politiche comuni di valorizzazione e promozione internazionale dei tre territori, ma anche per promuoversi come un’unica, allargata destinazione per il turismo slow.
Ed è ancora in questa prospettiva che si colloca la costruzione della candidatura di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023. Tanto del futuro delle due città passa dall’appuntamento 2023 che avrà come tema quello della “città illuminata”, soprattutto nell’accezione di accendere fari sulla conoscenza, per capire il tempo in cui viviamo e individuare vie nuove per il futuro dopo la pandemia. Per questo gli indirizzi intorno ai quali si svilupperà il progetto di Capitale di Bergamo e Brescia sono la cultura come cura, la città-natura, il patrimonio nascosto e la città che produce e inventa. Porta di accesso principale al territorio sarà presumibilmente l’aeroporto di Orio al Serio, che proprio qualche settimana fa ha inaugurato l’ampliamento dell’area Schengen e che, dopo la crisi pandemica 2020, sta recuperando il proprio status di terzo aeroporto più importante del nostro Paese, e le prospettive per la stagione estiva 2022 parlano di un aumento delle destinazioni (138) e del numero di compagnie che operano dall’aeroporto, che saliranno a 17.
Bergamo si è anche aggiudicata (ottobre 2021) il Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania, costituirà un “Consiglio Civico dei Giovani Post-Corona” insieme alla città Ludwigsburg (Baden Württemberg) per coinvolgere 25 bergamaschi e 25 giovani di Ludwigsburg intorno agli eventi degli ultimi 14 mesi e alle proposte concrete da lanciare per i prossimi mesi.