Il Comune di Nuoro, come riferimento dell’Area vasta, ha da tempo avviato la digitalizzazione dei servizi al cittadino.
Il progetto Next Generation Nuoro 2030 vede la città capoluogo di Nuoro capofila di un partenariato di 15 comuni che complessivamente rappresentano circa 80000 cittadini del centro Sardegna, un territorio che, seppur legato da usi, costumi e tradizioni comuni, è estremamente vario e diversificato.
Una delle prime azioni portate avanti nell’ambito del progetto è stata lo studio del territorio attraverso una accurata analisi socio economica sia dei singoli componenti del partenariato sia del territorio nel suo complesso, studio che ha permesso di individuare e portare alla luce i punti deboli, le carenze, le necessità, ma anche le peculiarità e i punti di forza dell’Area vasta.
Grazie a questo strumento di analisi è stato possibile pianificare le azioni collettive da intraprendere nel prossimo futuro, a partire da bandi e progetti che prevedono la partecipazione in forma aggregata, o, come per alcuni bandi del PNRR, la partecipazione di enti rappresentativi di un numero minimo di cittadini.
La cabina di regia si è messa subito al lavoro nel perseguimento degli obiettivi più concreti e di immediata necessità.
I primi argomenti trattati sono la digitalizzazione e le politiche assunzionali.
La digitalizzazione della PA è un pilastro fondante del progetto e punta a garantire, a ognuno dei Comuni partner, un unico livello di informatizzazione e digitalizzazione per favorire e promuovere i diritti di cittadinanza, rendendoli equamente distribuiti tra tutti i cittadini dei Comuni della rete.
Le politiche assunzionali sono il secondo punto su cui si sono concentrati i lavori del partenariato.
La carenza di personale infatti, già manifestata dagli amministratori e poi confermata dall’analisi socio economica, è un problema cronico dei piccoli Comuni del nostro territorio, problema che porta a una ridotta capacità operativa degli enti che riescono a occuparsi con grande impegno della normale amministrazione ma che spesso faticano nel trovare spazio e risorse per pianificare i progetti di sviluppo futuri.
La cabina di regia ha quindi iniziato a lavorare sulla possibilità di portare avanti selezioni di personale condivise al fine di formare graduatorie comuni da cui i singoli Enti coinvolti potranno assumere le risorse necessarie. Questa soluzione darà la possibilità di potenziare l’organico degli enti, velocizzare le procedure di selezione e risparmiare importanti risorse economiche.
Per portare avanti le iniziative previste è necessario costruire una forma di cooperazione più forte, in grado di presentarsi come soggetto unico, un modello ordinamentale per stare insieme e procedere alla programmazione nell’ottica dell’UE e del PNRR.
Per questo a breve verrà proposta la creazione di una Rete Urbana, uno strumento similare alle Unioni di Comuni, che prevede la partecipazione anche delle città capoluogo di Provincia. Questa soluzione consentirà di sviluppare uno degli obiettivi principali del progetto Next Generation Nuoro 2030, ovvero la realizzazione delle Officine Municipali.
Le Officine Municipali sono dei luoghi fisici di scambio, di studio e di lavoro, dove i cittadini e le imprese potranno interfacciarsi tra loro e con la PA, tessere rapporti e relazioni nuove, fornire e ricevere formazione professionale e crescere a livello sociale, politico ed economico.