Pordenone, nella sua dimensione di Città Media, è Comune capoluogo dell’Area vasta pordenonese, territorio che si caratterizza per un’alta qualità della vita. Guardando all’ultima analisi “Ecosistema urbano” condotta nel 2021, la città di Pordenone si presenta al quinto posto nazionale (nel 2020 occupava il terzo posto e nel 2019 il quarto). Questo è un rapporto svolto annualmente da Legambiente che stila una classifica premiando i comuni italiani più virtuosi per sensibilizzazione dell’ambiente. La città, infatti, si presenta quale realtà dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini.
Allo stesso tempo Pordenone, insieme all’Area vasta di riferimento, è un centro economicamente dinamico con un’elevata presenza di aziende: nel 2020 se ne contavano 4349, delle quali il 42% nel settore dei servizi e il 29% nel commercio. Si rileva inoltre un’importante presenza dell’industria manifatturiera, che rappresenta un polo d’attrazione imprenditoriale anche per i territori limitrofi, registrando un 7% di imprese giovanili e un basso livello di disoccupazione giovanile.
Il territorio dell’Area vasta offre alla popolazione tra i 18 e i 30 anni numerosi servizi, quali orientamento, formazione e preparazione al mondo del lavoro. Presso il Polo Universitario sono presenti gli atenei di Udine e Trieste con corsi universitari legati anche all’ambito economico del territorio. Un’importante opportunità formativa è rappresentata dall’ITS “Alto Adriatico” che propone una formazione post diploma altamente focalizzata alle esigenze delle aziende presenti nell’Area vasta. Il bacino d’utenza raccoglie ragazzi da tutto il Triveneto.
L’Area vasta pordenonese si dimostra anche un territorio attrattivo e accogliente, che offre diverse opportunità culturali, sociali, sportive e per il tempo libero. Infatti, durante tutto l’anno hanno luogo numerosissimi eventi e manifestazioni di valenza nazionale e internazionale.
L’alta qualità della vita va a scontrarsi con un fenomeno che non riguarda soltanto l’area pordenonese, ma che colpisce tutte le città medie, ovvero la fuga dei giovani verso le grandi città o all’estero. A ciò si aggiunge l’ormai confermata caduta demografica delle nascite e la bassa percentuale di popolazione giovanile (che ammonta all’11%). Tutti questi fattori determinano un deciso “impoverimento” dell’Area vasta in termini di ambizioni e di nuove sinergie per il futuro. Tale fenomeno non riguarda unicamente la dimensione urbana di Pordenone ma colpisce in maniera significativa soprattutto i comuni rurali dell’intera Area vasta.
Questo processo è ormai irreversibile e molteplici sono le cause, perciò spetta alle amministrazioni locali il compito di mettere in atto i più diversificati strumenti per arginare tale “mancanza di giovani”. Tra le possibili cause di questo fenomeno si rileva un problema comunicativo e di trasferimento delle informazioni: da un lato emerge la carenza di una comunicazione adeguata in merito alle opportunità che il territorio fornisce ai giovani e, dall’altro, si manifesta l’incapacità di recepire quali sono i desideri e le ambizioni delle nuove generazioni, dal punto di vista lavorativo, abitativo, della gestione del tempo libero e delle prospettive per la vita futura.
La sfida del territorio d’Area vasta è di incrociare queste esigenze, cercando di mettere a disposizione le opportunità che offre il territorio con i desideri dei più giovani. L’obiettivo è quello di costruire delle comunità accoglienti per le nuove generazioni, sviluppando il territorio e rendendolo attrattivo, al fine di consentire ai nostri giovani di rimanere in esso.
Il disegno ideato per realizzare una città futura aperta e attrattiva parte dalle progettualità che sono state avviate anche grazie al progetto MediAree. Questo permette all’Area vasta di intraprendere un percorso di dialogo e confronto partecipato con tutti gli stakeholder coinvolti, con l’obiettivo di costruire una visione e un modello di governance condiviso, trasformando i servizi pubblici e privati in una logica di sviluppo territoriale attivo per renderli maggiormente attrattivi e più adeguati alle aspettative e desideri delle nuove generazioni. Le progettualità previste dal PNRR devono essere fortemente legate alla transizione ecologica e digitale e le opere realizzate andranno declinate alla fruizione futura per i giovani, cittadini dell’Area vasta di domani. Emerge la necessità improcrastinabile di lavorare sui temi dell’innovazione, che può portare anche nei territori più marginali quei servizi che aumentano la qualità di vita del cittadino nella sua quotidianità.
Per rispondere in modo adeguato alle sfide in essere, la città – punto di riferimento per l’Area vasta – sta attivando numerosi progetti sia a valere sui fondi del PNRR per la transizione ecologica e digitale, sia con interventi sugli aspetti abitativi attraverso il “PINQUA” Piano Nazionale della Qualità dell’Abitare.
Dopo la soppressione della Provincia e le modifiche di assetto degli enti locali è emersa la necessità di condividere le problematiche in un’ottica di Area vasta. A tale proposito nel 2020 è stato avviato un percorso partecipato di costruzione della strategia di sviluppo dell’Area vasta, che attualmente sta guidando anche gli interventi. È un primo passo per mettere in campo una rete di collaborazione fra i vari comuni presenti sul territorio.
In questo modo l’Area vasta pordenonese intende diventare la Città Media ideale in cui ciascun giovane può rimanere, per costruire il proprio futuro.