Lo scorso 27 luglio si è tenuta, presso il Comune di Pordenone, la Presentazione della strategia dei 12 Comuni convenzionati, durante la quale è stata esposta sinteticamente l’attività del Servizio Politiche Europee nell’anno 2022-2023.
I Comuni dell’Area Vasta che hanno aderito alla convenzione per la progettazione europea sono oggi Pordenone, Roveredo in Piano, San Quirino, Porcia, Fontanafredda, Zoppola, Cordovado, Spilimbergo, Casarsa Della Delizia, Azzano Decimo, San Vito al Tagliamento e Valdobbiadene (TV). Alcuni presenti dal 2020, altri dal 2021, altri ancora hanno aderito lo scorso anno, mentre ulteriori Comuni, anche dell’udinese, hanno fatto richiesta in questi mesi per entrare a fare parte della convenzione.
Nel corso della primavera 2023 il gruppo di lavoro composto dalle amministrazioni aderenti (sindaci, assessori e funzionari) ha svolto un percorso partecipato con un duplice obiettivo: da un lato aggiornare la strategia di sviluppo territoriale d’Area Vasta già elaborata 2 anni fa, coinvolgendo anche i nuovi comuni aderenti e dall’altro “mettere a terra” la strategia con progetti di concreta fattibilità per trovarsi pronti in occasione dell’uscita dei prossimi bandi.
Dichiara il Presidente della Conferenza dei Sindaci Paolo Nadal, sindaco del Comune di Roveredo in Piano: «La convenzione sottoscritta rappresenta un’occasione significativa per siglare un patto di collaborazione finalizzato a lavorare insieme, mettendo in sinergia idee, competenze e strategie, al di là delle diverse appartenenze, nell’interesse della crescita e dello sviluppo del nostro territorio, valorizzandone le specificità, i talenti, le risorse e le potenzialità ancora inespresse, collaborando a superarne le carenze e le criticità».
Il territorio che raggruppa questi 12 Comuni tocca ben 506 Kmq e conta circa 140.000 abitanti. Attraverso il fare squadra si possono presentare progetti importanti e vincere fondi per arrivare a risultati tangibili. Questo metodo di lavoro è riconosciuto sia a livello regionale che nazionale come buona pratica, perché consente di costruire insieme strategie, condividendo metodi, temi e organizzazione.
«Nel nostro percorso partecipato e facilitato da un soggetto terzo esterno – puntualizza Nadal – ci sono sia decisori politici che referenti/tecnici che devono tradurne la visione. Una grande squadra in cui si discute e si lavora per un obiettivo comune, per uno sviluppo innovativo, accessibile e sostenibile del territorio. Il momento storico che abbiamo vissuto e stiamo vivendo infatti ci spinge convintamente a voltare pagina, a ripensare il futuro con una visione aperta ad un contesto di respiro europeo».
La convenzione quindi offre la cassetta degli attrezzi per iniziare con strumenti adeguati a governare la complessità della ripresa socio-economica, partendo dal contesto locale e dalla situazione reale.
Interviene il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani: «Soprattutto di questi tempi, fare sistema e collaborare è il segreto per poter far sentire la propria voce. L’ambito delle Politiche Europee è un “mare magnum” che offre enormi possibilità che spesso però risultano difficilmente approcciabili. Si pensi che in Italia, negli ultimi anni, i fondi PNRR spesi sono stati il 60 per cento del totale messo a disposizione, e questo perché spesso mancano le capacità di intercettare i bandi. È quindi necessario avere capacità organizzative e puntare sulla formazione dei nostri dipendenti, proprio perché questa è una materia che si
evolve velocemente. Si vince se ci sono le competenze tecniche, le idee, sommate ad un’azione politica. In questo modo, con una squadra preparata, eterogenea ed affiatata tutto è più facile».
Presente in collegamento anche il sindaco di Avellaneda Gonzalo Braidot, già legato al pordenonese e al Friuli da alcuni progetti in essere destinati ad esportare in Argentina modelli vincenti di sviluppo in campo umano, sociale, economico, ambientale ed imprenditoriale.
Sottolinea l’assessore alle Politiche Europee del Comune di Pordenone Morena Cristofori: «Questa condivisione di tematiche, idee, bisogni e proposte non ha colori politici, ma piuttosto ha come obiettivo il bene della collettività. Per questo siamo chiamati tutti a contribuire nell’individuare le tematiche di sviluppo territoriale che intendiamo approfondire, investendo anche in formazione e qualificazione del personale o degli enti strumentali, per costruire progetti da candidare ai bandi di prossima apertura, sia finanziati direttamente da Bruxelles che veicolati dalla programmazione regionale o nazionale».
Insomma, un territorio in cui industria e agricoltura si integrano con aree di grande valenza naturalistica e paesaggistica. Un territorio che intende promuovere le peculiarità e le eccellenze con progetti in linea con la programmazione europea 2021-2027, al fine di perseguire la “strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” fondata non solo sull’azione pubblica, ma anche sul coinvolgimento del settore privato, del terzo settore e della società civile. Questi sono obiettivi e risorse indirizzate a Green Deal e Pillar of social Rights in coerenza con l’agenda ONU 2030.
La dirigente del settore Politiche Europee del Comune di Pordenone Federica Brazzafolli ha presentato i progetti in gestione e quindi vinti, quelli in preparazione, quelli in attesa di valutazione e infine quelli non finanziati. Tuttavia, anche i progetti non finanziati hanno avuto un’ottima valutazione e non hanno ricevuto un finanziamento perlopiù per mancanza di risorse. Per questo saranno presto ripresentati aggiornati in altri programmi.
Le macro aree entro cui si snodano i progetti sono:
1) Sostenibilità, ambiente, cambiamento climatico, turismo culturale e turismo sostenibile;
2) Cammini, cultura, paesaggio, turismo ed economia;
3) Forestazione e cambiamento climatico;
4) Comunità energetiche;
5) Percorsi Pasoliniani;
6) Progetto Magredi e l’Officina del Paesaggio.