Nel 2019 Latina avvia la redazione di un Piano Strategico di Area Vasta (9 Comuni) con un orizzonte temporale fissato al 2032: Piano Strategico Latina 2032, una città a portata di futuro.
Da una fase di diagnosi e studio del territorio vengono individuati tre assi portanti per la trasformazione cittadina: mobilità, life style e life science. La mobilità perché la smart economy è necessaria, così come è necessario modificare le distribuzioni e la mobilità della popolazione. Va immaginata una nuova città dal punto di vista della mobilità materiale e immateriale, intellettuale e di lavoro a distanza. Life style perché Latina è giovane sia come costruzione, un modello quasi unico e universale del Novecento, che come popolazione demografica. Bisogna pensare alle generazioni future per consentire loro di beneficiare dell’humus lavorativo e del benessere ambientale, uno dei migliori del Mediterraneo. Life science perché Latina accomuna poli e incubatori di eccellenza che troveranno sviluppo per le discipline e le materie maggiormente trattate oggi. La città dovrà puntare a raggiungere la leadership nel settore farmaceutico e delle nanotecnologie, anche industriali. E il settore meccanico potrebbe essere un ulteriore esempio.
Il Piano Strategico Latina 2032 è una visione della città basata su dinamiche partecipative, inclusive che intende tracciare sulla mappa una rotta da seguire, auspicando che tutte le forze politiche ne facciano tesoro, per condurre l’attuale comunità e i futuri residenti e turisti nella Latina del 2032: una città vivibile, che attrae e produce, una città a portata di futuro.
Il territorio è anche protagonista di un percorso di programmazione strategica integrata per la gestione delle aree costiere e la riqualificazione ambientale e paesaggistica del bacino idrografico di Rio Martino, compresi i territori che si trovano tra la costa e i fiumi Sisto e Astura. Un percorso di cooperazione sovra-comunale che ha portato alla stesura del contratto di costa dell’Agro-Pontino nel 2019 e aggiornato nel febbraio 2022 (capofila la Provincia di Latina e firmatari i Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sezze, Sermoneta, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, Acqualatina, la Camera di Commercio di Latina, Unindustria e numerose rappresentanze di associazioni del territorio).
Nel 2021 a un anno dall’inizia della pandemia, per dare voce al territorio e in particolare ai giovani, sono attivati 3 tavoli di lavoro: “Latina Città dei Diritti” per affrontare le opportunità di evoluzione della società di Latina e di trasformazione del Terzo Settore nel dare risposte destinate a incidere sul mondo del sociale, della assistenza, del tempo libero e di tutte le articolazioni non prettamente produttive; “Latina Città dei Giovani” con un focus sulla pianificazione del processo di trasformazione delle infrastrutture e delle sovrastrutture in base alle necessità dei giovani, “Latina Città del Lavoro” per portare al centro dell’interesse la domanda del mondo produttivo e del lavoro in tutte le sue articolazioni e l’evoluzione che sta subendo e subirà anche per effetto della pandemia.
Con il progetto ANCI “MediAree – Next Generation City”, Latina pone al centro degli interventi di pianificazione strategica il progetto di valorizzazione delle “vie dell’acqua e del litorale pontino con la realizzazione di parchi produttivi urbani che rappresentano il filo conduttore dell’intero progetto. Per far fronte ai problemi economici, sociali e ambientali con soluzioni innovative basate sulla natura (NBS-Nature Based Solutions). Tre aree urbane sono destinate alla rigenerazione in parchi produttivi urbani, aree verdi pubbliche multifunzionali dedicati ai servizi socioeducativi.
Il percorso dal titolo “La Macchina dell’Acqua” ha l’obiettivo di catalizzare sull’Area Vasta di Latina i progetti e le innovazioni tecnologiche che riguardano la risorsa idrica. Mira a sviluppare i migliori progetti e iniziative che riguardano l’acqua sia sotto il profilo della preservazione ambientale e sotto il profilo del suo trattamento per un opportuno riutilizzo, sia come elemento immateriale che lega lo sviluppo socio, economico e culturale partendo dalle radici storiche che l’acqua ha sempre caratterizzato per questo territorio.
Gli obiettivi principali sono aumentare la disponibilità, l’accessibilità e l’inclusività delle reti blu e verdi per migliorare la qualità del suolo, dell’aria e dell’acqua e rafforzare la salute e il benessere dei cittadini; favorire il turismo sostenibile; favorire lo sviluppo sostenibile economico e culturale locale e la qualità dell’abitare; rafforzare la vocazione identitaria del territorio per garantire la qualità delle eccellenze agricole e agroalimentari, la sostenibilità dei poli produttivi, lo sviluppo dell’economia del mare, la qualità della vita delle comunità locali.