Nel 2007 prende forma la volontà di avviare a Rimini la redazione di un Piano Strategico con la firma di un protocollo, da parte del Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio, che costituisce il Comitato promotore e dà avvio al processo. Subito dopo, nel 2008, è istituito il Forum Rimini Venture allo scopo di favorire la massima partecipazione degli attori locali pubblici e privati al processo di elaborazione del Piano Strategico e rendere sempre più condivise e trasparenti le scelte di sviluppo del territorio e del governo locale.
Circa 50 associazioni economiche, sociali culturali, sportive, ordini e collegi professionali costituiscono oggi il Forum che ogni anno coinvolge 4.500 persone.
In due anni, dal 2008 al 2010, centinaia di persone divisi in 9 gruppi di lavoro tematici lavorano negli edifici della vecchia Fiera e producono una visione condivisa, 6 ambiti strategici di intervento e 70 indicazioni di progetti da sviluppare, raccolti nel documento Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio che è approvato all’unanimità dagli organi di governo di tutti gli enti promotori e dall’assemblea del Forum Rimini Venture (e dal 2012 dalla Regione Emilia Romagna)
La Visione di futuro del Piano pone al centro la persona come motore dello sviluppo sociale, culturale ed economico e si dà la missione di sviluppare Rimini come terra di incontri e di relazioni. Tre sono gli assi strategici individuati per realizzare la visione: Rimini Città internazionale a forte identità relazionale; Rimini Città accogliente e attrattiva; Rimini Città sostenibile e innovativa. Sei sono gli ambiti di intervento: il mare/turismo con al centro la riqualificazione del waterfront, l’attrattività urbana che restituisce valore al cuore antico della città, l’innovazione che sostiene crescita, lavoro e tessuto imprenditoriale, la ricomposizione territoriale che estende la dimensione della pianificazione alla Valmarecchia e Valconca, la mobilità urbana che razionalizza l’uso dell’auto e introduce una nuova cultura sulla mobilità dolce–attiva, il welfare che punta al benessere di tutti i cittadini partendo dai più vulnerabili.
La visione e i progetti, raccolti nel documento di pianovengono successivamente declinati a livello urbanistico nel Master Plan Strategico e in ulteriori strumenti di pianificazione settoriale.
Nel febbraio 2013 il processo di pianificazione strategica dà vita all’Agenzia per l’attuazione del Piano Strategico www.agenziapianostrategico.it segnando un cambio di fase dalla visione ed obiettivi strategici alla realizzazione dei progetti, che prevede lo sviluppo graduale di interventi specifici nei diversi campi di intervento, dall’urbanistica al sociale, dalla cultura all’impresa, dal turismo alla valorizzazione paesaggistica. L’Agenzia si pone come uno strumento operativo di supporto al Forum e all’Amministrazione Comunale con il compito di advisor per costruire le condizioni per l’attuazione dei progetti.
In soli 5 anni di operatività dal 2013 al 2018, il territorio di Rimini è in grado di attrarre più di 110 milioni di euro di finanziamenti pubblici per progetti, fondi con i quali sono stati poi attivati progetti per la città e il suo territorio per oltre 350 milioni di euro.
Tra le ricadute più evidenti prodotte dal Piano, sicuramente si evidenzia una trasformazione urbana radicale, le risorse economiche fresche che questo lavoro è riuscito a “catturare” per Rimini, il valore sociale e partecipativo che questa operazione ha saputo produrre attirando, nei 12 anni, tra la fase ideativa e quella attuativa, migliaia di persone che hanno lavorato in oltre centinaia di incontri di lavoro per oltre 10 mila presenze.
Agli inizi del 2020, a seguito di una riflessione sui profondi cambiamenti strutturalidel contesto generale (globalizzazione, nuove dinamiche sociali e demografiche, crisi ambientale globale, rivoluzione tecnologica, nuovi modelli economici) viene lanciata una nuova fase di azione collettiva per rendere le previsioni e i contenuti del Piano Strategico più funzionali e coerenti con le trasformazioni del contesto riminese e sviluppare una nuova visione condivisa e partecipata che guarda al nuovo orizzonte temporale del 2039.
L’intenzione non è di revisionare drasticamente il Piano, per molti versi ancora valido, ma di integrarlo a partire da una valutazione attenta dei bisogni che la società attuale manifesta e dei pericoli e delle opportunità che si affacciano nell’attuale “panorama” globale e locale.
Se il primo Piano Strategico si è concentrato principalmente sulle trasformazioni fisiche della urbs, questa seconda fase si sposta sul piano della civitas, della comunità di persone che vivono, abitano e arricchiscono il valore di Rimini e del suo territorio.
Viene realizzata a questo scopo una grande campagna di interviste a stakeholder (300 interviste one-to-one) e un rilevamento online presso la cittadinanza (più di 1000 questionari on-line) da cui emergono nuovi orientamenti e indirizzi di lavoro coerenti con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, e vengono individuati 3 macro-ambiti su cui lavorare per progettare strategicamente il futuro di Rimini: Cultura, benessere e relazioni, Economia- lavoro, impresa e welfare, Ambiente e cura del territorio
Parallelamente, sempre prendendo a riferimento gli obiettivi dell’Agenda 2030, il Piano Strategico riflette sulla possibilità concreta di estendere lo strumento di pianificazione strategica a tutta l’area vasta della Romagna (Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna) e ipotizza un possibile assetto organizzativo e percorso metodologico per la costruzione di un Piano Strategico Romagna (Piano Strategico della Romagna – Piano Strategico Rimini Venture).
In una prospettiva di Area Vasta Romagna, come definita dalla L.R. 13/2015, lo strumento del Piano Strategico viene, infatti, interpretato come eccellente ausilio per la definizione di una visione comune della Romagna e per la elaborazione e messa in opera di una programmazione integrata che sviluppi i diversi driver che caratterizzano il territorio romagnolo e ne orientano il potenziale sviluppo (mobilità, impresa, welfare, cultura, ecc.). Una sfida che coinvolge l’intero territorio della Romagna: un’area di oltre 5.000 chilometri quadrati, amministrata da 73 comuni e abitata da più di 1 milione di residenti.
La partecipazione del Comune di Rimini al progetto Mediaree-Next Generation City di ANCI, viene decisa proprio con l’obiettivo di costruire un laboratorio nazionale di pianificazione inter-provinciale volto a riposizionare l’area romagnola, a livello nazionale e internazionale, come terra del ben-vivere e del benessere inteso a 360° a cominciare dalla salute delle persone, progettando in maniera partecipata il proprio futuro assieme alle proprie comunità. Non solo, ma a seguito dell’evento pandemico, al Piano si affida il compito cruciale di rispondere alle sfide del Next generation EU e del PNRR.
Nel novembre 2021 si insedia il Comitato Istituzionale composto dai Comuni di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna insieme ad un ampio partenariato territoriale romagnolo per dare avvio ai lavori di pianificazione strategica.
Laboratorio Permanente di partecipazione
Uno dei tratti caratterizzanti il Piano Strategico di Rimini è da sempre l’ampio livello di coinvolgimento della comunità locale e la sperimentazione di modelli innovativi di partecipazione. Il processo partecipativo è inteso come una vera e propria chiamata a un impegno collettivo per studiare i fenomeni, comprenderli, produrre e condividere analisi, elaborare visioni, decidere le direttrici dello sviluppo e predisporre progetti, intervenire in modo coerente sui luoghi strategici, mettere a punto nuove metodologie programmatiche e trasferirle nel sistema degli enti pubblici.
Una partecipazione reale e consapevole che adotta modalità strutturate di partecipazione che, pur se realizzate su base volontaristica, accompagnano tutte le fasi del Piano Strategico e pongono sullo stesso livello di informazione e conoscenza tutti i portatori di interesse e l’intera comunità.
La scelta del metodo di lavoro, l’impegno e la passione dei partecipanti hanno consentito di realizzare un’esperienza originale e di alto valore che fa maturare dal basso la volontà di allargare la partecipazione attiva all’insieme della comunità riminese creando le condizioni affinché anche singoli cittadini, aggregazioni informali, istituzioni, possano sentirsi protagonisti del futuro della città, costruendo nuove e più virtuose relazioni tra cittadini, società civile organizzata, istituzioni.
Il processo partecipativo è coordinato dal Forum che ha il compito precipuo di stimolare e facilitare la partecipazione attiva dei cittadini al processo di programmazione dello sviluppo locale, diffondere i valori condivisi alla base dello sviluppo della città e far crescere nella comunità riminese una nuova e diffusa cultura con al centro il valore primario della persona e del bene comune, della qualità delle relazioni interpersonali e della felicità sociale, promuovendo comportamenti virtuosi delle organizzazioni e dei singoli cittadini.
Un’attenzione particolare è inoltre rivolta ai giovani che sono coinvolti in maniera diretta in attività di co-progettazione di soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile dei territori. È il caso, ad esempio, del Green Ideas School Lab che raccoglie idee green dei giovani dai 16 ai 18 anni, dove è anche prevista un’importante attività trasversale dedicata al rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie, nella quale da un lato sono fornite conoscenze e competenze necessarie per un utilizzo efficace e proficuo degli strumenti tecnologici, dall’altro si trasmette una maggiore consapevolezza sul corretto uso degli stessi e i possibili rischi nella rete.
Numerosi sono gli strumenti messi in campo: laboratori tematici e laboratori territoriali aperti anche a singoli cittadini motivati ed interessati a portare il loro contributo allo sviluppo della città e del suo territorio; l’Urban Center dove i progetti di sviluppo trovano un’adeguata rappresentazione, consentendo l’interazione tra cittadini, imprese ed istituzioni e consentendo ad imprese innovative e a giovani talenti di cogliere le opportunità offerte dal territorio riminese; gli Open days del piano strategico, occasione di condivisione con l’insieme della cittadinanza delle elaborazioni dei gruppi di lavoro e dei laboratori e occasione per lanciare progetti di formazione e campagne informative e di sensibilizzazione; l’Advisory Board, un panel di esperti nelle varie discipline oggetto dei lavori del Forum di cui possono avvalersi gruppi di lavoro e laboratori.
Il raccordo tra Piano Strategico e Piano Strutturale Comunale
Il Piano Strategico già dal 2010 avvia un confronto con il Piano Strutturale Comunale che porta a redigere un documento di proposte ed osservazioni al Documento Preliminare: 28 osservazioni molto dettagliate e puntuali con l’obiettivo prioritario di verificare la compatibilità fra i due strumenti e rimuovere gli elementi ostativi all’attuazione della visione di Rimini del 2027. Tali osservazioni sono in larga misura condivise e accolte integralmente nelle Norme Tecniche e nella Relazione di Piano adottato. Rispetto a quel documento, che segna l’avvio effettivo di una collaborazione, rimanevano insoddisfatte alcune esigenze del Piano Strategico per tratteggiare con maggior coerenza possibile alcune linee di sviluppo e trasformazione urbana. Viene rilevato, infatti, che la capacità di incidere sul Piano Strutturale Comunale è più efficace laddove il Piano Strategico evidenzia in maniera chiara ed univoca le azioni proposte; risulta essere invece meno incisiva laddove, proponendo visioni e descrizioni, rimanda ad un’interpretazione da parte dello strumento urbanistico. Ciò comporta la decisione che il Piano Strategico, i cui contenuti rappresentano il punto di riferimento condiviso dalla comunità locale per lo sviluppo della città, si adopererà per offrire un chiaro contributo utile ed indispensabile al Piano Strutturale per interpretare in maniera esaustiva i temi e gli argomenti trattati dal Forum del Piano Strategico. Il Forum costituisce quindi un apposito Gruppo di Lavoro sull’Urbanistica con il mandato di definire in maniera più puntuale le proposte di assetto urbano del Piano Strategico quale contributo alla stesura finale del Piano Strutturale e degli altri strumenti di Pianificazione della città di Rimini, i cui esiti sono raccolti nel documento adottato dal Forum Osservazioni al PSC
Agenzia del Piano Strategico | www.agenziapianostrategico.it |
Piano Strategica della Romagna | Piano Strategico della Romagna – Piano Strategico Rimini Venture |